Filastrocca dell'agricoltura

3A
SAN LAZZARO ALBERONI
VIA EMILIA PARMENSE 56
Piacenza,Piacenza

Filastrocca scritta in modo cooperativo dai bambini delle due classi 3A e 3B della scuola primaria San Lazzaro di Piacenza.

FILASTROCCA DELL’AGRICOLTURA Filastrocca dell’agricoltura la scriviamo noi perché amiamo la natura. eravamo sicuri di sapere cosa fosse non riguarda mica le patate, le carote o le cipolle rosse? Parola dopo parola, pensiero dopo pensiero ci siamo accorti invece che ci sbagliavamo per davvero L’agricoltura è indispensabile, importante, necessaria, senza stanne certo, è come se ci mancasse l’aria. Perché l’agricoltore, usando il suo trattore, lavora la terra tutta coltiva per noi cereali, legumi, verdura e frutta. Se tutti questa cosa la sanno sicuramente, noi altro abbiamo scoperto e questo ci ha aperto la mente. Nel campo, in collina o in pianura il contadino cura ogni cibo che mangiamo come se, per farci crescere, ci tenesse per mano. Ma dai, che cosa dici? Secondo me in giro un po’ mi pigli… Allora, ascolta noi, vai in cucina e ascolta i nostri consigli: Apri il frigorifero e pensa…sei curioso? Partiamo dal prosciutto, quello più gustoso. Cosa centra l’agricoltura con questo buon salume? Qui ci vuole un allevatore, dei maiali, una stalla, l’acqua di fiume. Allora io ti chiedo: “Chi è che ha coltivato i cereali che il maiale ha mangiato così che bello grassoccio un buon prosciutto è diventato?” Parliamo di un buon gelato, sul cono sistemato. Qui centrerà qualcosa l’agricoltore di cui abbiam parlato? Tu dici: “No” e non pensi perché se il latte vien dalla mucca lei mangia buon foraggio dal contadino seminato, mettitelo nella zucca! E del cono vogliam parlare? È di biscotto si sa, non è che l’agricoltura centra anche qua? Burro, uova, zucchero e farina, un cereale… chicchi, spighe, grano e qui l’agricoltore è l’uomo ideale! Di zucchero ne mettiamo un po’ dappertutto e viene dalla barbabietola, un “carotone” un po’ brutto che qualcuno deve ricordarsi di seminare e poi innaffiare, raccogliere e anche trasportare. Allora, ti ho convinto, non lo sapevi, non l’avevi mai sentito e adesso che lo sai di certo sei stupito. “Ma noi siam cittadini, non siamo contadini! Se l’agricoltura è importante cosa possiamo fare noi bambini?” Una proposta noi l’abbiamo, la vuoi ascoltare? Però poi tocca a te, ti dovrai impegnare. Di terra in città ce n’è poca sicuramente ma noi seminiamo idee, ci serve prima la mente. Abbiamo dei cortili, terrazze, balconi e giardini, ma possono bastare aiuole, i davanzali e anche i gradini. Un po’ di terra, un vaso, qualche seme acqua e pazienza più l’idea che dell’agricoltura non possiamo fare senza. Piccole piante aromatiche, rapanelli e carotine, cetriolini, peperoncini, insalatine tutto da curare, coltivare e gustare la tua piccola terra lavorata ti saprà premiare. Mangerai ciò che hai prodotto, non sarà forse più bello? farà bene al corpo ed anche al cervello. Ogni pianta cresciuta renderà l’aria più pulita e questa poi, per tutti, sarà un’altra cosa gradita. Sarà un po’ faticoso? Forse ti stancherai? Magari sì, però, vedrai, ce la farai! Noi vogliamo passo dopo passo, tutti contagiare abbiamo una terra sola, tutti la dobbiamo rispettare. Adesso siamo cinquanta, pian piano fino a cento piccoli orti in casa cresceranno fra il cemento. Renderemo più verde la città, l’aria sarà più pulita, mangeremo le nostre verdurine leccandoci le dita. Cosa dici, ci stai anche tu a fare l’agricoltore? Se ci dai una mano insieme renderemo il mondo migliore.

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