LA CITTA' SALUTARE

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IC via F. Laparelli 60
via Francesco Laparelli 60
Roma,Roma

I bambini hanno ideato, con il supporto delle insegnanti, un racconto fantastico che vede come protagoniste una mela ed una cipolla alla ricerca di un posto in cui vivere e che, con gran sorpresa, troveranno dopo un lungo cammino. Il lavoro è stato svolto con un approccio multisensoriale e ha privilegiato la struttura della narrazione fiabesca per impartire ai discenti nozioni su un programma alimentare sano e nozioni di ecologia. Colori, immagini, azione e valorizzazione dell'agricoltura sono state le nuances della messa in posa del progetto, in particolare l'agricoltura è stata focalizzata non solo come attività produttiva di sussistenza sostenibile ma come apporto estetico agli spazi urbani abitati. I bambini sono stati felicissimi di partecipare a questa splendida iniziativa!

LA CITTA’ SALUTARE Una mela e una cipolla, un bel dì, si incontrarono lungo un sentiero…erano sole e molto tristi: avevano smarrito entrambe la strada di casa! Tutto intorno a loro era grigio e pieno di cemento: i bei campi coltivati dove stare a chiacchierare con altri frutti ed ortaggi sembravano ormai un vago ricordo. Era rimasto solo il Sole che da lassù, lontano, le salutava con i suoi raggi. Egli, vedendole così tristi, decise di aiutarle durante l’ora del tramonto e mentre scendeva dietro le colline le chiamò per consigliar loro di andare verso Est dove c’era una grande città con tante mucche e bambini. La mela e la cipolla ringraziarono il Sole e si dettero la mano imboccando il sentiero del campo di pannocchie che portava proprio ad Est. Dopo un po’ videro in lontananza la città ma era notte e non si distingueva quasi nulla a parte le luci delle fiaccole. Quando arrivarono di fronte le mura, un grande albero le salutò chiedendo loro cosa ci facessero alle porte di quello strano posto dove tutti si nutrivano solo con il latte delle mucche. La mela e la cipolla notarono infatti molte mucche addormentate sotto l’albero e gli risposero che erano rimaste sole e non riuscivano più a trovare i campi e gli amici ortaggi. L’albero allora svegliò le mucche che rimasero stupite nel vedere dopo tanti secoli una cipolla e una mela proprio da quelle parti. La mucca regina che aveva cento anni fu talmente felice che decise di presentare la cipolla e la mela a tutti i bambini della città. Quando i bambini, l’indomani, le videro rimasero sorpresi e iniziarono a far loro tantissime domande… decisero poi curiosi di portarle dal re. Appena entrate a corte il re fece stendere il tappeto rosso facendole accomodare di fronte al trono, raccontò poi loro che lui era sempre annoiato e allo stesso modo anche tutti gli altri abitanti perché la piazza della città era vuota e spoglia. La mela e la cipolla chiesero curiose di poter visitare la piazza e nel giro di mezz’ora furono portate a cavallo fino al centro della città…eh già! La piazza era vuota e tutti erano tristi! Nel vedere tutto ciò alle due amiche venne in mente un’idea grandiosa: avrebbero costruito un orto sulla piazza e tutti avrebbero avuto sempre da fare e non si sarebbero mai più annoiati. I bambini e gli anziani a sentire ciò esultarono con gioia! I bambini corsero a chiamare i genitori che stavano mungendo le mucche e iniziarono subito ad organizzare il lavoro. Furono mandati tanti carri in giro per il regno a cercare semi da piantare e il Sole diede una mano dall’alto. Arrivarono anche tanti animali di tutte le specie e furono messi nei giardini ai lati della piazza… i bambini felicissimi divennero dei contadini abilissimi e con le zappe regalate dal re iniziarono a coltivare frutta e ortaggi di tutti i tipi. Ecco spuntare: pomodori, zucchine, peperoni, melanzane, cipolle e anche alberi da frutto con tante mele, pere, ciliegie e castagne! Tutti i sudditi smisero finalmente di bere solo latte e iniziarono a mangiare la frutta e la verdura che crescevano nella piazza e divennero tutti molto forti e belli! Il re per festeggiare nominò la cipolla ministro dell’agricoltura e la mela sindaco dell’orto. Le due furono felicissime, soprattutto di aver trovato un posto nuovo e meraviglioso in cui stare e con tanti nuovi amici; ora non erano più sole! Infine il re cambiò lo stemma regale e ci fece cucire al centro una zappa con i diamanti e la città venne ribattezzata: LA CITTA’ SALUTARE. Evviva la frutta e la verdura! Classe IA, IC Laparelli (plesso Mancini)

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